LA SETA ITALIANA: TRADIZIONI E INNOVAZIONI

Una filiera produttiva ad alto valore aggiunto

Fin dalla sua costituzione nel 2013, il Cantiere della Provvidenza ha intuito le potenzialità e le prospettive di sviluppo derivanti dalla ripartenza di una filiera produttiva di seta italiana.

Grazie alle sue straordinarie caratteristiche e alla versatilità di utilizzo, la seta può essere utilizzata in svariati settori, sia tradizionali che innovativi.
L’interesse crescente del mercato verso una produzione di qualità e certificata 100% Made in Italy, negli ultimi anni ha stimolato la riscoperta della gelsibachicoltura, attività artigianale radicata nel territorio ed economicamente strategica fino a metà del secolo scorso.

A fronte dei primi risultati ottenuti con le attività sperimentali e didattiche del Cantiere del Baco, realizzate grazie alla preziosa collaborazione con il CREA di Padova, il Cantiere della Provvidenza ha deciso di investire significative risorse in importanti progettualità pluriennali dedicate alla Seta, condividendo programmi, investimenti, finalità e obiettivi con partner istituzionali e privati (tra cui Veneto Agricoltura e Cantiere Verde).

Attraverso severi disciplinari di produzione e processi di tracciabilità, attualmente i bozzoli prodotti vengono essiccati e successivamente ritirati, a fronte degli accordi di filiera definiti tra la Rete di Imprese Agricole “Bachicoltura Setica” (di cui Cantiere Verde fa parte) e alcune aziende private che li utilizzano come materia prima nei loro processi artigianali e industriali.

Una filiera “aperta” ed economicamente sostenibile

Nella prospettiva di rilanciare l’antico mestiere di gelsibachicoltore in chiave innovativa, è fondamentale operare con progettualità a medio e lungo termine condivise tra i vari operatori coinvolti (agricoli, industriali, tecnici e scientifici) ed ampliare la rete di collaborazioni a tutte le realtà potenzialmente interessate a conoscere e condividere:

  • nuove tecniche e metodologie produttive
  • modalità e tempistiche per la formazione professionale
  • prospettive di investimenti e guadagni
  • ulteriori sbocchi economici per i prodotti e i sottoprodotti della filiera

A garantire la sostenibilità economica della filiera è innanzitutto il posizionamento nel mercato dei vari prodotti a base di seta 100% italiana, supportato da adeguate strategie di marketing&comunicazione per valorizzare il lavoro artigianale, oltre che da continui investimenti in ricerca&innovazione finalizzati all’ottimizzazione di costi e benefici di questa affascinante, ma complessa, filiera produttiva.

Attività e servizi

Qualità, Sostenibilità e Responsabilità Sociale d’Impresa

PRODUZIONI DI QUALITA’ 100% MADE IN ITALY

  • Seme bachi (uova di baco da seta)
  • Bozzoli (interi o tagliati)
  • Crisalidi

INCLUSIONE SOCIALE E LAVORATIVA

  • Inserimento lavorativo di persone fragili o in condizioni di svantaggio
  • Valorizzazione del lavoro artigianale
  • Passaggio di know-how alle nuove generazioni

RIQUALIFICAZIONE DELL’AMBIENTE E DEL PAESAGGIO

  • Messa a dimora e gestione di gelseti di nuova concezione
  • Mappatura e manutenzione delle piante storiche presenti nel territorio
  • Attivazione di percorsi virtuosi di “economia circolare”

ANIMAZIONE TERRITORIALE E COMUNICAZIONE SOCIALE

  • Organizzazione eventi informativi, workshop e laboratori didattici
  • Attività di divulgazione delle opportunità e dei risultati dei vari progetti
  • Coinvolgimento degli stakeholder del territorio

Economia circolare: la chiave per una produzione sostenibile e multisettoriale

Da tutti i prodotti della filiera serica, scarti compresi, si possono ricavare materie prime destinate a diversi utilizzi nei più svariati settori: dal tessile al fashion, dalla cosmetica al biomedicale, dalla mangimistica alla nanotecnologia, dall’alimentare all’artigianato di lusso.

Investimenti e progettualità

Attraverso le progettualità condivise con partner istituzionali e privati, Cantiere della Provvidenza e Cantiere Verde hanno deciso di destinare importanti risorse al settore della Gelsibachicoltura, puntando sull’innovazione (tecnologica, di processo e di prodotto) e sullo sviluppo di attività di filiera che possano creare un reddito adeguato per tutte le aziende coinvolte. Queste caratteristiche hanno permesso l’accesso a delle interessanti opportunità di co-finanziamento messe a disposizione dalle programmazioni Regionali ed Europee dedicate all’innovazione e al mondo rurale.

Silk Plus

RICERCA & INNOVAZIONE

Rivalutazione dei sottoprodotti della filiera serica in campo cosmetico e alimentare attraverso il recupero e riutilizzo della crisalide

Progetto finanziato con il POR FESR 2014-2020 della Regione del Veneto

– Cereal Docks Spa (Capofila)
– CREA – Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e Analisi dell’Economia Agraria, Centro di Ricerca per l’Agricoltura e Ambiente (CREA-AA) – Laboratorio di gelsibachicoltura di Padova
– Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie
– Cantiere della Provvidenza SPA – Società Persona Ambiente, Società Cooperativa Sociale
– Agripharma Società Cooperativa agricola

Il progetto SILK PLUS nasce dall’esigenza della filiera serica di trovare nuove applicazioni in grado di dare un maggior valore economico all’attuale produzione regionale. In particolare, il progetto si focalizza sul recupero e riutilizzo della crisalide di baco da seta proveniente dai bozzoli inadatti alla trattura, riconoscendo un ulteriore valore economico a un sottoprodotto.

Il progetto, partito nella seconda parte del 2019, si concluderà entro aprile 2021 ed è sostenuto dalla Regione del Veneto attraverso il Programma POR FESR 2014-2020.
ASSE 1 “RICERCA, SVILUPPO TECNOLOGICO E INNOVAZIONE”
AZIONE 1.1.4  “Sostegno alle attività collaborative di R&S per lo sviluppo di nuove tecnologie sostenibili, di nuovi prodotti e servizi”

Attraverso una serie di attività svolte congiuntamente da enti di ricerca e aziende private, SILK PLUS permetterà di:

– definire e testare un processo di lavorazione della crisalide con lo scopo di ottenere olio e farine, ad oggi non disponibili sul mercato italiano
– automatizzare le fasi di apertura del bozzolo ed estrazione della crisalide con un macchinario brevettato ed acquistabile dalle aziende
– ideare una serie di ricette a base di farina di crisalide, a cura del Cantiere del Gusto

Le ricadute a fine progetto sulle filiere di riferimento sono molteplici:

– Valorizzazione delle diverse fasi della filiera serica e aumento reddittività, dalla gelsibachicoltura all’industria di trasformazione
– Nuova materia prima di origine locale e biologica per l’industria cosmetica
– Nuova materia prima ad alto contenuto proteico per le aziende alimentari (prodotti da forno e settore nutraceutico) e l’industria del petfood
– Produzioni in economia circolare, con arricchimento della dimensione sociale agricola territoriale

Serinnovation

SETTORE AGRICOLO

Innovazione, qualità, tracciabilità in gelsibachicoltura per lo sviluppo di fonti integrative di reddito per le aziende agricole.

Progetto co-finanziato dal PSR 2014-2022 della Regione del Veneto – Settore Agricoltura e Foreste

Imprese agricole
– Il Brolo Società Agricola Srl (leader partner)
– Bernardo Lino Azienda Florovivaistica
– Cantiere Verde Società Agricola Srl
– Miotto Massimo
– Trevisan Diego

Enti di Ricerca
– CREA Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e Analisi dell’Economia Agraria
Centro di Ricerca per l’Agricoltura e Ambiente (CREA-AA) Laboratorio di Gelsibachicoltura di Padova
Centro di Ricerca per l’Ingegneria e le Trasformazioni agroalimentari (CREA-IT)

– Università degli Studi di Padova – TESAF Dipartimento Territorio E Sistemi Agroforestali

Ente di formazione
– CIPAT Centro di Istruzione Professionale e Assistenza Tecnica della Regione del Veneto

Ente di certificazione
– ICEA Istituto per la Certificazione Etica ed Ambientale – Bologna

PMI
– Studio Tecnico Professionale Crestani Davide, Lapo Emanuela, Chemello Marco
– Veneto Marketing Srl

Il primo Gruppo Operativo sulla sericoltura in Italia
Serinnovation (dall’unione della parola “sericoltura” ed “innovazione”) è l’acronimo di un progetto presentato nel 2017 alla Regione del Veneto nell’ambito dei bandi della Misura 16 – Cooperazione. Nato dalla cooperazione tra aziende agricole e altri partner veneti, impegnati per una ripartenza efficace e sostenibile della filiera serica 100% Made in Italy, si pone i seguenti obiettivi e finalità:

100% Made in Italy: prodotti di qualità, provenienti da una filiera tracciata e certificata.

Competitività agricola: un processo produttivo economicamente sostenibile e ad alto valore aggiunto.

Diversificazione colturale: aumento di competenze per una valida integrazione del reddito delle aziende agricole.

Sostenibilità ambientale: dove si alleva il baco da seta si tutela l’Ambiente e si crea economia circolare.

Dimostrazione in campo con attrezzature che sostituiscono/riducono l’impiego di manodopera.

Dimostrazione in laboratorio con la creazione di seme bachi sano, ottenuto da incroci controllati.

Allevamento del baco da seta e produzione di bozzoli di qualità.

Certificazione della filiera attraverso disciplinari di produzione e procedure di tracciabilità.

Formazione attraverso corsi professionali dedicati agli aspiranti gelsibachicoltori.

Replicabilità grazie alla definizione di un modello competitivo e remunerativo.

Può il baco da seta contribuire alla crescita del nostro territorio?

Conferenza stampa di presentazione del 18/04/2019: https://serinnovation.it/20180418-conferenza-stampa-presentazione-serinnovation/

News, eventi, pubblicazioni tecnico-scientifiche, corsi di formazione: https://serinnovation.it/news/

La Rinascita della Via della Seta in Veneto

RICERCA & INNOVAZIONE

Progetto realizzato da una rete d’imprese tra un’azienda orafa e tre cooperative sociali venete, che hanno ricostruito l’intero ciclo produttivo della seta 100% Made in Italy, certificata e controllata dal baco al filato, dopo circa 50 anni.

Progetto co-finanziato dal POR-FESR 2007-2013 della Regione del Veneto – Direzione Industria e Artigianato

– Laboratorio Orafo D’orica Srl – Nove (VI)
– Cooperativa Sociale Agricola Campo Verde – Castelfranco Veneto (TV)
– Cooperativa Sociale Agricola Ca’ Corniani – Monfumo (TV)
– Cantiere della Provvidenza Società Persona Ambiente Scs Onlus – Belluno

Questo progetto nasce dalla collaborazione tra alcune cooperative sociali specializzate in gelsibachicoltura e unʼazienda orafa, che esporta a marchio proprio in tutto il mondo. Per la realizzazione della prima collezione esclusiva di gioielli in oro e seta 100% italiana, sono stati coinvolti e messi in rete i massimi esperti di settore a livello europeo (Centri di Ricerca, Tecnici e Consulenti specializzati), stakeholder indispensabili per un progetto di ricerca ed innovazione che coinvolge trasversalmente più settori.

Oggi l’allevamento del baco, la filatura e la tessitura della seta possono essere riproposti al consumatore finale in risposta alla domanda crescente di materia prima di qualità, con filiera certificata ed autentico prodotto Made in Italy. Integrando ricerca industriale, sviluppo sperimentale ed innovazione di processo, si è ora in grado di produrre filati e sottoprodotti naturali a km zero con caratteristiche tecniche, tecnologiche e qualitative ai massimi livelli mondiali, che possono trovare applicazione nei settori orafo, lusso, moda (tessile, abbigliamento, accessori), cosmesi e benessere, farmaceutico e medicale, protesico, alimentare (integratori), elevando le caratteristiche e la competitività dei prodotti nel mercato internazionale di riferimento.

Lʼobiettivo comune di questa rete di Imprese e di Esperti è condividere un percorso di valorizzazione delle reciproche conoscenze ed esperienze, delle strategie innovative e dei cicli produttivi virtuosi e sostenibili. Eccezionali potenzialità si celano dietro a queste realtà partner, solo apparentemente lontane tra loro, che si possono esprimere come elementi indispensabili per lʼavvio di nuovi business e nuove opportunità occupazionali a beneficio di tutta la rete dʼimprese, anche con una particolare attenzione ai temi dell’inclusione sociale, della sostenibilità ambientale e della Responsabilità Sociale d’Impresa.

La seta ottenuta da questa filiera di produzione viene denominata “etica” perché:

  • Rispetta e valorizza il lavoro artigianale.
  • A tutti i partner della filiera viene riconosciuto il giusto prezzo per il loro lavoro.
  • E’ una conseguenza della riqualificazione ambientale del territorio.
  • Deriva da una filiera controllata e certificata 100% Made in Italy.
  • I prodotti di scarto della filiera sono recuperabili e riutilizzabili per altre lavorazioni o sottoprodotti.

Questa rete d’imprese ha ricostruito e riorganizzato l’intero ciclo produttivo della seta, dalla coltivazione del gelso (nutrimento esclusivo dei bachi da seta) all’allevamento dei bachi, dalla trasformazione del filato alla creazione di preziosi manufatti, integrando innovative metodologie di produzione agli antichi saperi dellʼArte Serica.

Una filiera completamente ecosostenibile
Uno dei trend più rilevanti sul panorama internazionale è la ricerca di soluzioni innovative per smaltire gli scarti delle lavorazioni, sia per ragioni ambientali che economiche, arrivando addirittura a far divenire i sottoprodotti di una lavorazione la materia prima di un’altra realizzando quella che oggi viene definita economia circolare.
Il CREA-AA di Padova in questo campo ha fatto molto, trovando nuovi campi di applicazione per quelli che da sempre sono considerati scarti della filiera serica, in particolare le crisalidi e la sericina.

Le certificazioni di filiera
Per rispondere adeguatamente alla domanda del mercato, che chiede una seta italiana certificata, sono stati definizioni un disciplinare tecnico di produzione e delle metodologie innovative per la tracciabilità, sottoscritti e rispettati dagli allevatori coinvolti per la produzione dei bozzoli. Questo ha permesso a D’orica di ottenere nel 2016 dalla Camera di Commercio la certificazione “Traceability&Fashion” per tutti i prodotti e i sottoprodotti della filiera (seme-bachi, bozzoli, filato di seta, gioielli in oro e seta). Per la prima volta in Italia è stato possibile certificare una filiera a partire dalla creazione della propria materia prima, fino al prodotto finito.
Inoltre, a seguito dell’approvazione del MIPAAF (Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali) del disciplinare per la “Gelsicoltura e Bachicoltura Biologica”, creato dall’ICEA (Istituto Certificazione Etica e Ambientale) in collaborazione con il CREA-AA di Padova, lʼiter per la certificazione biologica della filiera completa sarà possibile appena completata la conversione biologica dei terreni utilizzati per la coltivazione intensiva dei gelsi. Al momento è comunque possibile definire questa seta come 100% italiana.

La Commissione Europea ha selezionato il progetto “La Rinascita della Via della Seta in Veneto” tra i migliori quattro progetti di rete per il settore Ricerca&Innovazione.
Candidato dalla Regione Veneto e unico selezionato in Italia, questo progetto è stato scelto tra le numerosissime candidature provenienti da tutta Europa ed è stato preso ad esame per ricavarne delle best practice da diffondere alle imprese dei 28 Stati membri.
Il 27 e 28 Aprile 2015 è stato presentato a Bruxelles, presso la sede della Commissione Europea, durante l’evento “Grow your Region” dedicato ai cluster (gruppi di imprese che cooperano) e alle smart specialization (strategie regionali per la ricerca e le specializzazioni intelligenti).
 L’evento, che ha coinvolto una platea internazionale, ha approfondito il successo del processo di filiera evidenziando i notevoli risvolti economici, occupazionali e sociali su territorio nazionale.

GROW YOUR REGIOn Conference – Brussels, April 27 & 28

Per approfondimenti:

SETTORE AGRICOLO

La Seta come fonte integrativa di reddito

CANTIERE DEL BACO

Attività didattiche, sperimentali e produttive

IL NOSTRO BLOG

La seta in Valbelluna, in Italia e nel mondo

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